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Lato D: una libreria di quartiere dedicata al corpo e al desiderio

Lato D nasce da una passione comune, quella per i libri, e da un’intuizione maturata durante la pandemia: quella della necessità di riavvicinare i corpi creando uno spazio libero e sicuro dove confrontarsi sui temi del desiderio e delle emozioni.

Abbiamo incontrato Marta Santomauro, Anna Ghezzi e Giulia Tettamanti, le tre fondatrici del progetto, per farci raccontare la loro storia e quella di Lato D, anche attraversando l’esperienza della Scuola dei Quartieri, di cui sono state partecipanti nel 2021.

Marta, libraia, Anna, educatrice e Giulia, consulente editoriale (1) si incontrano proprio in una libreria, quella di quartiere, nel Giambellino, dove Marta ha lavorato per quasi dieci anni. È da lei che parte questa storia.
Come per molti e molte di noi, l’avvento della pandemia nel 2020 e il conseguente lockdown, la spinge a riflettere in modo più concreto su l’idea di intraprendere un percorso di vita diverso e su un desiderio, o tarlo – come lo definisce lei – coltivato per tanto tempo: aprire una libreria sua.

Stiamo parlando di un momento storico, dove per la prima volta abbiamo fatto esperienza della mancanza fisica e corporea dell’altro, delle relazioni esclusivamente mediate da connessioni digitali da una carenza di affettività e intimità mai conosciuta prima. Ed è stata questa condizione, ci spiega, a farle immaginare la sua libreria come uno spazio culturale dove i corpi e i desideri potessero tornare al centro.

Dell’idea parla alle sue due amiche, per capire se questa intuizione fosse radicata in un bisogno condiviso: per anni si erano confidate e confrontate sulle dimensioni più intime e personali delle loro vite, e se ora, in una città travolta dall’esperienza pandemica, la scelta giusta fosse investire le proprie energie in un progetto pensato per offrire uno spazio culturale dove le persone possano confrontarsi in modo libero e curioso su tutti quei temi spesso etichettati come tabù?
Se parlare di corpi e desideri fosse il modo giusto per riavvicinarsi e tornare a riconnettersi con se stesse/i e con gli altri/altre?

Anna e Giulia sposano da subito l’idea e insieme a Marta intercettano il bando della Scuola dei Quartieri del Comune di Milano, l’unico aperto anche a gruppi informali e a cittadini e cittadine senza ancora un progetto costituito e avviato.

Qui inizia l’avventura perché – ci raccontano – è proprio per l’invio della candidatura, che Lato D comincia a prendere forma.

Anna, educatrice professionale con un’esperienza decennale nelle comunità per minori stranieri non accompagnati dove – tra le molte cose – si è occupata di educazione alla sessualità dei ragazzi, ha naturalmente integrato il progetto anche in questa prospettiva, e insieme hanno impostato l’idea di un’associazione culturale nel quartiere di Dergano che offrisse spazi di confronto, dialogo libero e sicuro sul corpo, la sessualità e le emozioni.

Quando gli abbiamo chiesto come mai hanno scelto di partire da Dergano, la risposta è stata:

“Un po’ per caso e un po’ per consapevolezza: Dergano ci sembrava in quel momento il quartiere in fermento più pronto ad accogliere un’idea un po’ sopra le righe".

“A Dergano, continuano, abbiamo incontrato Rob De Matt (2), che da subito si è innamorato di noi e ci ha permesso, ospitandoci, di fare tantissima sperimentazione insieme, diventando a tutti gli effetti la nostra prima casa”.

Ma non si sono fermate lì, le collaborazioni nel tempo sono cresciute, dalla Scighera al Festival del Ciclo Mestruale, per esplorare contesti in fibrillazione, capaci di accogliere con interesse un progetto completamente nuovo pensato per mettere in comune pensieri, storie e tempo, intorno al tema dell’intimità, dei corpi e delle relazioni.
Il desiderio di trovare una casa propria però non si è mai spento, per questo a partire dal 2023, Lato D è diventata una libreria con un proprio spazio fisico nel quartiere di Paolo Sarpi (Via Signorelli 1).

“Questo è il quartiere dove vivo, spiega Marta, e avevo bisogno che il mio spazio di vita e lavoro fossero gli stessi. Una necessità di prossimità che mi ha spinto ad immaginare che la nostra libreria crescesse in questo quartiere che, sebbene ricco di stimoli da tanti punti di vista, forse manca di proposte culturali che vadano oltre l’immagine di ristorante a cielo aperto”.

In oltre un anno e mezzo di attività sul territorio, Lato D, ha lavorato per intercettare l’interesse e il bisogno della comunità di genitori della zona, intrecciando forti legami con le scuole di quartiere e sviluppando laboratori educativi sulle emozioni e sulla sessualità dedicati ai più piccoli e alle più piccole. Una relazione vincente che vorrebbero costruire anche con un “pubblico” più giovane, quello dei ventenni, che gravita intorno al quartiere richiamato dall’offerta in ambito food e che è ancora tutto da catturare.

L’idea e l’ambizione, è che la libreria, con i suoi eventi, gruppi di lettura e selezione editoriale possa essere uno spazio a disposizione delle persone non solo come luogo di passaggio, ma come presidio culturale, per coltivare una comunità di cura e interesse.

La forza di Lato D, ci spiegano, è una rete in espansione, che consente al progetto di crescere grazie ad un equilibrio creato tra l’offerta della libreria e i progetti educativi che ne superano i confini. Un’offerta culturale a doppio binario che mira ad avere un impatto nelle micro relazioni create con clienti e studenti, al contempo nutrendo e partecipando ad un ecosistema di realtà milanesi attive e interessate alle tematiche dell’affettività, della sessualità e delle emozioni, che va oltre i confini del quartiere.

“Chi ci ha conosciuto come associazione ora sa dove venire a trovarci. Abbiamo una casa – uno spazio di accoglienza e libreria rifugio (3) –  e stiamo ancora sperimentando il nostro valore potenziale, ma il riscontro c’è, anche grazie al supporto e fiducia del Municipio  e dell’Amministrazione comunale, che ci ha permesso di costruire insieme un pezzo di visibilità sul territorio e creare nuove opportunità: tra le più recenti il bando vinto per selezionare i libri che il Municipio 8 ha donato ai bambini e bambine del quartiere lo scorso Natale.
Abbiamo al momento la priorità di rispondere al bisogno culturale del quartiere, ma senza smettere di spostarci per coltivare reti corte e lunghe che danno energia e gambe al progetto”.

La libreria e le iniziative di Lato D sono aperte a tutti e tutte, nella convinzione, ci spiegano: “che sebbene i progetti che riguardano tematiche come affettività e sessualità abbiano forti connotazioni femminili, è necessario tenere viva e presente l’idea che queste tematiche riguardano tutti e tutte”.
Anche grazie alla presenza in società di Marco Ferra che arricchisce il progetto con il suo punto di vista, stiamo lavorando molto per dare spazio anche alla produzione editoriale rivolta al mondo maschile, alla decostruzione degli stereotipi che lo caratterizzano e alla creazione di momenti eventi e momenti incontro per un’accoglienza a 360 gradi, dove l’uomo torna ad essere protagonista in un’ottica di autocoscienza e dialogo con l’universo femminile.
Lato D è un viaggio in divenire, nato da un desiderio individuale che si è messo a fuoco su un bisogno di cambiamento e confronto sempre più condiviso.

Lato D – Libreria del Desiderio | Associazione culturale vi aspetta in Via Luca Signorelli 1, Milano dal martedì al sabato 11-14.30 + 16.30-19.30.

https://latod.love/
info@latod.love
https://www.instagram.com/latod_desiderio/


(1) Marta Santomauro: ideatrice del progetto LATO D. Libraia da oltre dieci anni e collaboratrice di una casa editrice.
Anna Ghezzi: presidentessa dell’Associazione ed educatrice professionale, esperta in gestione di gruppi di adolescenti, life skills e educazione sessuale.
Giulia Tettamanti: consulente editoriale,responsabile di un progetto di formazione alla lettura per ragazz*.

(2) Ristorante e bistrot nel cuore del quartiere Dergano, ma anche un’associazione di promozione sociale, che si basa su un progetto di inclusione sociale e lavorativa rivolto a persone con storie di marginalità e svantaggio (persone con disagio psichico, rifugiati politici, migranti in difficoltà, ex carcerati, NEET).

(3) Lato D fa parte del circuito di librerie e biblioteche che hanno aderito a un percorso di formazione sul tema della viol3nz4 di genere e sul suo contrasto attivo, in modo tale da poter offrire informazioni utili e supporto competente alle donne in stato di temporanea difficoltà che frequentano la libreria.
Il progetto delle librerie rifugio nasce nel 2023 da un’idea della casa editrice Settenove, con la collaborazione di Percorso donna APS e Emme Promozione con l’intento di creare presidi territoriali antiviolenza diffusi e contribuire a dare forma a una rete territoriale di realtà sensibili al tema. L’anno scorso la rete di supporto si è allargata con la partecipazione di Differenza Donna, Dire Contro la Violenza e l’alto patrocinio del Parlamento europeo.