In un intreccio di vie a poche centinaia di metri da Piazza Frattini, sorge il Quartiere Grigioni, che prende il nome dalla società di costruzioni che – negli anni del Secondo Dopoguerra – l’ha edificato. Nel cuore di questo tranquillo angolo del Giambellino-Lorenteggio, in via Scrosati 9, nasce il Lab Café, un bar di quartiere che – nello stile, ma soprattutto nella filosofia che vi sta dietro – strizza l’occhio alle caffetterie delle capitali nordeuropee: un luogo “caldo”, dove fermarsi a chiacchierare, leggere o lavorare al pc davanti ad una tazza di caffè bollente. «Fino a qualche anno fa, di posti così, a Milano, ce n’erano pochi» – ci spiega Veronica – «mentre ad esempio a Londra, città nella quale ho vissuto due anni, dopo essermi laureata in Storia dell’Arte, è facile incontrarne ad ogni angolo della città».
Una volta tornata in Italia, Veronica non si è fermata un attimo: stage in gallerie d’arte, lavori nell’ambito della formazione, un corso serale di pasticceria e un impiego nella produzione dolciaria. «Insomma, a 28 anni ero un po’ storica dell’arte, un po’ pasticcera, un po’… chissà. Mi sono trovata senza lavoro e ho deciso che era arrivato il momento di aprire un’attività mia». Inizia così, grazie anche a un pizzico di fortunata casualità, l’avventura del Lab Café: «Vivevo e vivo tutt’ora qui vicino, in Giambellino, e un giorno – girando in bicicletta per cercare un posto adatto alle mie esigenze, e che non fosse troppo costoso – mi sono imbattuta in questo bar, che aveva le saracinesche giù… Ed eccoci qui, ormai dal 2014».
La scelta di Veronica è stata fin da subito quella di disegnare questo bar-caffetteria a propria immagine, riempiendolo con quelle che sono, in primis, le sue passioni: l’arte, la ceramica e, più in generale, le attività manuali. Oltre alla somministrazione di cibi e bevande e a una nutrita selezione di libri per il bookcrossing, infatti, il Lab Café offre una vasta gamma di iniziative e laboratori, per adulti e bambini: corsi di cucito, di ceramica e di origami; laboratori e feste per bambini a tema “orto”, in collaborazione con l’Associazione Vango Anch’io, che propone attività legate all’educazione alimentare e al riciclo del cibo in forma ludica; corsi di cucina e, ogni terzo sabato del mese, l’appuntamento sit&knit con l’Associazione Cuore di Maglia.
All’interno del bar, vi è inoltre un piccolo angolo espositivo allestito con manufatti prodotti da alcune artigiane, che li lasciano al Lab Café in conto-vendita. «Cerco di organizzare tutte queste cose non tanto per il guadagno che ne ricavo – che a volte è quasi nullo, visto che i laboratori hanno un costo di iscrizione molto basso – ma perché mi rende felice proporre agli altri quello che mi piace e soprattutto perché amo l’idea di avere un bar vivo».
In quartiere, il Lab Café – una “caffetteria per famiglie”, dove anche i tavolini sono disposti in modo che i bambini possano avere un ampio spazio per giocare – ha instaurato un forte legame tanto con i dipendenti quanto con i genitori della Scuola Primaria Scrosati, a pochi civici di distanza. È inoltre diventato un importante punto di riferimento per diverse iniziative che riguardano il tema della genitorialità: è stato infatti inserito nel programma di Fondazione Cariplo “Le isole di Wendy”, che promuove l’attivazione di spazi in cui i genitori possano prendersi cura dei propri figli fuori casa e dove nascano attività di confronto e apprendimento per genitori e bambini: è in quest’ottica che sono stati ideati i cicli di incontri “Il the delle mamme” e “Il cestino dei tesori”, realizzati in collaborazione con il negozio di giocattoli “Tondomondo”.
Ma questa caffetteria, negli anni, ha conquistato davvero tutti in quartiere: superando un po’ di naturale diffidenza iniziale – anche dovuta al fatto che in passato il bar fosse considerato vagamente “malfamato” – Veronica e Jacopo, il suo braccio destro col quale lavora da più di 3 anni, hanno saputo tessere attorno a questo luogo accogliente una rete di relazioni, di amicizie e di fiducia. «Con qualche fatica iniziale, un po’ grazie al passaparola e un po’ grazie ai social, siamo riusciti a farci conoscere anche fuori. Ma la maggior parte dei nostri avventori restano gli abitanti del quartiere, tante famiglie e anche gli anziani che vivono qui da anni.
Ormai, c’è chi si fa arrivare da noi i pacchetti ordinati online, chi ci lascia le chiavi di casa o la sacca dei vestiti della ginnastica del figlio da consegnare alla nonna…». Un po’ bar di quartiere come potevano essercene quando il Quartiere Grigioni è stato costruito, un po’ portineria sociale, il Lab Café prende il meglio del passato e lo mescola – grazie ad una forte passione – con l’innovazione, nel suo senso migliore.