Negli ultimi tempi, specialmente durante i mesi di lockdown, sono state tante le persone che hanno cambiato le proprie abitudini, non solo di consumo ma anche di acquisto. Secondo un’indagine sono stati più di 8 milioni gli italiani che hanno riscoperto le attività di vicinato. Il #restateacasa per molti di fatto si è tradotto nella riscoperta dei negozi di quartiere. L’associazione Botteghe Mercati di Milano e provincia è nata proprio per far conoscere queste piccole realtà commerciali e artigianali, che di fatto tengono viva la città.
Il progetto ha visto la luce a dicembre 2019, quando di coronavirus non si parlava ancora e le conseguenze dell’emergenza erano qualcosa di inimmaginabile. A lanciarlo un gruppo di quattro persone, con diverse specializzazioni e professionalità, con l’obiettivo di aiutare commercianti ed artigiani a valorizzare la propria attività e ad affiorare dal flusso di informazioni dominato dalla pubblicità a dai grandi numeri. Questo è stato possibile anche perché sull’altro fronte sono emerse nuove forme di scambio che hanno alimentato la rinascita di un tessuto commerciale di vicinato. Un nuovo modo di fare il negoziante, attento, creativo e fortemente radicato nel territorio. Un lavoro di connettore sociale.
«Dietro ai negozi di vicinato ci sono uomini e donne appassionati, che cercano la qualità per i propri clienti e rappresentano un punto di riferimento per gli abitanti del loro quartiere. Il nostro desiderio è quello di farli conoscere ed offrire una rete di collegamento tra le diverse realtà e zone della città. E della sua provincia», racconta Francesco. Un progetto che non ha bisogno di uno spazio fisico ma che, mettendo in connessione quelli già esistenti ne ha creato uno virtuale, fatto però di persone ed esperienze, idee e immaginari, relazioni solidali e dimensioni di vicinanza.
«Immaginiamo un mondo a misura d’uomo, sostenibile, più lento, dove i protagonisti delle storie sono delle persone che hanno voglia di raccontarsi e farsi conoscere – continua Francesco -. Vogliamo raccontare la storia di chi, tutti i giorni, non vende solo prodotti, ma passioni, emozioni, esperienze, difficoltà, e non solo. I negozi locali sono una risorsa per il territorio, portano bellezza, ricchezza culturale, i quartieri vivi sono anche più sicuri e per questo vanno tutelati».
Per farlo hanno creato il sito internet di Botteghe Mercati, arricchito dalle storie di alcuni commercianti e artigiani. Come quella di Marco Porretta l’arrotino del 2020 che racconta cosa vuol dire esercitare un antico mestiere al giorno d’oggi, tra il nostalgico ed il moderno. Oltre al blog, presto comparirà anche una piattaforma e-commerce, dove chi vorrà, potrà creare la propria vetrina virtuale o integrarne una già esistente. «Un piccolo mercatino, alternativo ai grandi marketplace, come Amazon o eBay, fatto a misura d’uomo e di quartiere».
Un altro servizio che il gruppo di Botteghe Mercati di Milano e provincia sta sviluppando per i futuri associati – da poco, infatti, è nata l’omonima associazione – saranno dei brevi corsi di formazione. «Saper comunicare, specialmente sui social, è un aspetto fondamentale per queste realtà – Francesco lo sa bene, visto che lavora proprio in quest’ambito -. A chi ce lo chiede, per ora stiamo dando delle informazioni minime per gestire la pagina Facebook o Instagram, ma in futuro, proporremo delle vere e proprie lezioni, anche one-to-one, per andare ad approfondire alcuni aspetti fondamentali della comunicazione.