Milano Mediterranea è un centro d’arte partecipata post-coloniale che parla le lingue del mare e che coinvolge i cittadini e le cittadine attraverso residenze artistiche partecipate, laboratori permanenti, progetti di residenza e programmazione culturale e un festival di due giorni nel quartiere Giambellino.
Durante quest’anno pandemico, Milano Mediterranea ha costruito ponti con diverse Associazioni della città, mentre, assieme a un comitato di quartiere, ha co-progettato una serie di percorsi artistici in grado di dialogare con il territorio. Inoltre ha proposto una ricca offerta culturale di workshop gratuiti di fonica e illuminotecnica, scrittura creativa e tecniche performative rivolti a ragazze e ragazzi. E, per finire, ha organizzato tre residenze d’artista per Mombao, Giorgia Ohanesian Nardin, Emigrania.
Milano Mediterranea è un progetto che si rivolge a chiunque abbia voglia di scoprire come l’arte, la performance e la musica siano strumento di costruzione di nuove comunità nella comunità. La parola che meglio lo riassume è TWIZA, dal berbero “fare insieme”, che è anche il nome del Festival organizzato il 26 e 27 giugno per festeggiare assieme un anno di condivisione e co-progettazione con il quartiere Giambellino, tra produzione e programmazione culturale. Due intere giornate fino al calare del sole, con la crew di Milano Mediterranea, tra musica, performance, talk, laboratori, masterclass per un quartiere in festa.
Anna Serlenga: sono un registra teatrale e ricercatrice italiana; all’interno di Milano Mediterranea mi occupo della direzione artistica, progettando le linee di intervento e co-progettando con il quartiere residenze d’artista insieme a Rabii Brahim, attore professionista, musicista e performer.
Con noi in Milano Mediterranea ci sono:
Marta Meroni Direzione Organizzativa,
Niccolò De Benedettis: Communication Strategy,
Letizia Filisetti: Graphic, Web Designer,
Gaja Ikeagwuana: Social Account
Manuel D’Onofrio: Direzione Tecnica del progetto e formazione nel settore dell’illuminotecnica e fonica.
La nostra idea è stata quella di proporre uno strumento alternativo che sfruttasse le pratiche artistiche performative per proporre processi di interconnessione tre le persone e nuove estetiche del contemporaneo.
L’idea è quella di contribuire a modificare la narrazione sulla migrazione, dove le comunità di nuovi cittadini diventino protagonisti della produzione culturale.
Il nostro progetto, Milano Mediterranea, è un centro d’arte partecipata decoloniale che punta a coinvolgere i cittadini attraverso residenze artistiche partecipate Il progetto si rivolge a chiunque abbia voglia di scoprire come l’arte, la performance e la musica siano strumento di costruzione di nuove relazioni dentro la comunità.
La Scuola dei Quartieri è stata per noi una vera e propria palestra.
Ci ha aiutato a mettere a punto l’idea, a capire bene il nostro target di riferimento, a strutturare la modalità di lavoro migliore per le nostre esigenze. Inoltre ha favorito la costruzione della rete che in questi due anni ci ha consentito di andare avanti e partecipare ad altri progetti interessanti.
Sono stati promossi diversi laboratori tra cui:
BODY PERCUSSION E CANTI POPOLARI: il corso proponeva un laboratorio per scoprire come utilizzare il canto il proprio corpo come strumento a percussione (insegnamento delle tecniche base per creare musica collettivamente).
MICRONARRATIVA PER FRAMMENTI: questo workshop di narrazione visiva (e non) destruttutrata mirava sviluppare delle narrazioni non convenzionali sfruttando la simbologia e la composizione.
TRAP COMMUNITY OPERA, iniziato online a causa della pandemia; il laboratorio partecipativo prevedeva la realizzazione di un’opera contemporanea trap, scritta, suonata e messa in scena nello spazio del quartiere Giambellino.
ILLUMINO – TECNICA E FONICA: laboratorio introduttivo alla tecnica dello spettacolo; il laboratorio era finalizzato a fornire una preparazione di base alla gestione di sistemi di luci e audio per teatro, musica, eventi e progetti d’arte.
LABORATORIO DI TEATRO E ARTI VISIVE: un laboratorio di teatro e arti visive rivolto ai ragazzi e alle ragazze del Centro Irda.
Abbiamo promosso la creazione di attività dedicate al quartiere Giambellino grazie al sostegno dato a diversi artisti provenienti dalle diaspore del Mediterraneo attraverso delle residenze artistiche diffuse nel territorio del quartiere. Ogni anno, unComitato di Quartiere partecipa alla selezione degli artisti ed artiste in residenza, accompagnando il processo di accoglienza e mentoring sul territorio e suggerendo spazi e modalità di interazione con la comunità del quartiere.
Abbiamo organizzato TWIZA un festival conclusivo di due giorni nel quartiere Giambellino il 26 – 27 giugno 2021.
L’obiettivo nel lungo periodo è la creazione di un vero e proprio centro culturale connotato da una squadra giovane, mediterranea e aperta che sappia essere radicato al proprio territorio ma allo stesso tempo finestra sul mondo che accoglie.
Pensiamo che Milano Mediterranea possa essere un luogo di aggregazione per i cittadini e le cittadine in grado di creare uno spazio per la socialità, la coesione e la cultura.